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giovedì 30 maggio 2013

Petunia

La Petunia deriva da un insieme di incroci, proprio per questo presenta fiori molto variegati e di diversi colori che vanno dal bianco al rosa e violetto.

La pianta è originaria del Brasile e America sudoccidentale.
Se avete una pianta di petunia, non lasciatela al freddo, perché lo teme molto, ma mettetela in posizione riparata.
Ama molto il sole e le posizioni soleggiate.
Per renderla bella e rigogliosa, va annaffiata abbondantemente.
Sul nostro balcone, al momento. non abbiamo piante di Petunia; però nel corso degli anni l'abbiamo fatta crescere spesso.
Magari fra un po' la metteremo... sapete... serve una "vera Primavera" per farla crescere come si deve... questo freddo, non va bene!
A presto!




L'urlo della carenza...

Avete mai notato che cosa accade qualche volta nel mondo del lavoro quando una persona è carente in qualche cosa?
Tende a sbandierare l'attività svolta in quei 10 minuti in modo che si capisca che è fatta da lei/lui e non da altri.
Chi invece "ha bravura insita", non ha bisogno di questo e fa le stesse cose, ma senza urlarle.
...

lunedì 27 maggio 2013

La credibilità al lavoro


In qualsiasi ruolo voi lavoriate, sicuramente avrete a che fare con altre persone. Se siete in un ruolo di comando, non importa a che livello, ma se avete qualche persona sotto di voi, ricordatevi di dar loro “credito” sulle idee che da loro nascono.
Spesso in ambiente lavorativo cosa accade?

Il superiore ascolta l’idea di un sottoposto e, se ritiene che questa idea sia valida o che possa piacere, la propone come se fosse sua.
Tutto va bene finché non si scopre la verità. E a quel punto….
Quale credibilità potrà avere il superiore?

E soprattutto, quanti dei suoi sottoposti andranno ancora a raccontare e a esprimere idee applicabili e valide?
Probabilmente, a quel punto, nessuno…
o forse solo quelli che non credono alle voci che circolano.

Alla fine di tutto, comunque vada, avrà fatto una pessima figura.
 
Non appropriatevi delle idee degli altri, fatele pure vostre; ma ricordatevi sempre di dare il giusto valore all'autore.
 

sabato 25 maggio 2013

La nostra sfida... il peperone 2

Buongiorno a tutti, vi ricordate della nostra sfida?
Già il peperone... che non è molto facile da coltivare, soprattutto in uno spazio ristretto come può esserlo un balcone.

Però ci stiamo provando.
L'11 maggio avevamo messo la foto della piantina già trapiantata e nella sua dimora finale; è da sola in un vaso, perché un po' ingombrante!
Non ora certo, ma lo diventerà.

Almeno speriamo.... visto che quest'anno il tempo non aiuta le nostre coltivazioni!


Al momento la nostra piantina si presenta così:
 

 







giovedì 23 maggio 2013

La volontà

Che cosa ci frena dall’intraprendere un’attività come hobby?

Eppure, non ditemi che non avete mai tempo…. Riuscite a trovarlo se organizzate bene la vostra giornata e dopo che avrete recuperato un po’ del vostro tempo, allora riuscirete a fare qualcosa che vi piace--- anche per poco tempo…

E allora… vi troverete magicamente più rilassati.
Che cosa vi manca?
Ma la volontà di iniziare! Ne sono certa!
Non cercate in giro la volontà, non si compra.
Non cercatela negli altri, la vostra volontà non sta lì. Gli altri possono aiutarvi a trovarla dentro di voi spronandovi a iniziare, ma non ve la possono prestare.

Cercate dentro di voi,
e fate.

Mettete in pratica,
iniziate…

Sarete già a buon punto...

martedì 21 maggio 2013

Fa freddo ...

Eh già ...
queste temperature più vicine a novembre che a maggio, non fanno per niente bene ai nostri germogli.
In questo momento a Milano, dove viviamo noi, ci sono 14°C  ... . proprio pochi pochi ...
Oggi pomeriggio ha anche grandinato e per fortuna non abbiamo avuto danni...

Speriamo che il tempo cambi.
Nel frattempo, ammiriamo la natura con una foto ..


lunedì 20 maggio 2013

Guardare al passato


Nella vita di tutti i giorni è importante guardare al passato, non per rimuginare su di esso e meno ancora per rimpiangerlo, ma per rileggerlo…

La rilettura degli episodi passati, aiuta ad affrontare il presente in modo da non ripetere gli  stessi errori.
Già… ma ne siamo capaci? Non di rileggere il passato, ma di evitare gli errori….

In effetti non è una cosa che ci riesce molto bene!
Spesso abbiamo bisogno di “sbatterci la testa” un paio di volte, prima di realizzare che non va bene quello che stiamo facendo, che è un errore….

In qualche caso, riusciamo ad accorgercene, però ci diciamo: ”Sì va bene, ma non sarà uguale all’ultima volta, questa è diversa…. “.
La maggior parte delle volte invece proseguiamo, come l’ultima volta e… dopo che ci siamo fatti del male… ci diciamo: “ La prossima volta non mi frega!”

Sì… la prossima volta….
Allora… continuiamo a leggere il nostro passato, continuiamo ad analizzarlo e piano piano saremo sempre più in grado di anticipare l’errore e, dopo aver fatto un po’ di esperienza,  saremo anche in grado di evitarlo.

sabato 18 maggio 2013

Le due Zinnia dell'arcobaleno e .... le altre

Ai lati del nostro vaso contenente l'arcobaleno di fiori, avevamo messo due varietà di Zinnia:
Zinnia gigante e Zinnia pompon Lilliput (che speriamo fiorirà con i caratteristici fiori di svariati colori doppi a pon-pon--

Avete visto nell'ultima foto pubblicata il 13 maggio come sono diventate grandi?

Stiamo ancora aspettando i fiori, nel frattempo qualche consiglio per curarle.

Intanto, entrambe prediligono le posizioni soleggiate, il nostro vaso si trova nell'angolo del balcone, verso l'esterno dove il sole batte per tutto il pomeriggio.
Fate attenzione, perché le piogge abbondanti di questo periodo non le fanno bene.

Speriamo arrivi presto il sole!

E le due piante che sono in posizione centrale nel nostro vaso?
Che fatica stanno facendo...

Ricordiamo:
Margherita pompon
Dalia mignon

Speriamo sbuchino fuori  anche loro, perché le stiamo ancora aspettando!

venerdì 17 maggio 2013

Colpa loro

Quando comunichiamo, la nostra tentazione più forte è di dare la colpa agli altri del fatto che non riescano a capire quello che stiamo comunicando loro, più banalmente quello che stiamo dicendo.
Avete mai provato a fermarvi e a pensare: ma son stata chiara nell’esposizione?

Ma non è che ho saltato delle parti fondamentali ed ho dato per scontato informazioni che in realtà il mio interlocutore in quel momento non ha, e magari  non più avere, proprio perché gli mancano informazioni fondamentali che gli permettano di elaborare quello che sto dicendo?
Allora, fermatevi a pensare e a rivedere non solo il contenuto della vostra comunicazione, perché se avete qualcosa da dire agli altri, molto probabilmente ne siete a conoscenza e siete anche degli esperti in materia, ma soprattutto verificate la modalità con la quale state comunicando.

Sperimentate e trovate accorgimenti per far sì che l’altro possa comprendere il contenuto che a voi è molto chiaro, ma all’altro no.
Quando si comunica qualche cosa all’altra persona, la domanda fondamentale da porsi non è tanto:

“Che cosa voglio comunicare?”
Ma

“Che cosa voglio ottenere?”
Ossia, l’obiettivo vero di ciò che stiamo comunicando, qual è veramente?

Poi, solo dopo aver risposto a questa domanda, possiamo farci tutte le domande classiche:
-          Che cosa vogliamo comunicare?
-          A chi? Chi sono i nostri interlocutori?
-          Come comunicarlo?
-          Quando iniziare l’attività di comunicazione?

Provate…. Sperimentate e vedrete che pian piano i risultati miglioreranno e non dovrete più farvi la domanda:” Ma mi avrà capito?”
La farete sempre meno… fino a non averne bisogno.

mercoledì 15 maggio 2013

La stanchezza di interpretare sempre qualcun altro

Quando siete in mezzo alla gente, dovete tutti interpretare un ruolo.
Normalmente portate una maschera che gli altri vedono tutti i giorni.
Infatti, si dice che interpretiamo tutti una commedia, la commedia della vita.
Tutte le mattine ci immedesimiamo nella nostra parte e andiamo al lavoro dove svolgeremo i nostri compiti per tornare poi a casa alla sera e, fra le nostre quattro mura, toglierci la maschera ed essere finalmente noi stessi.
La nostra interpretazione giornaliera è ciò che vedono gli altri ed è ciò che gli altri si aspettano di vedere, sempre.
Spesso però siamo un po' stanchi, magari la giornata non sta andando proprio come pensavamo e allora.... la nostra solita interpretazione, non è perfetta... e così lasciamo aperto qualche spiraglio... è proprio attraverso questi spiragli che lasciamo uscire la nostra parte più vera e... ricordatevi... c'è sempre qualcuno in grado di vederla.

Ma, non è sempre una cosa negativa!

Siamo arrivati al melone

Ebbene sì, siamo arrivati al clima perfetto per seminare i meloni.
Siamo a circa 20° C
Noi abbiamo messo il "Retinato" o "Retato degli ortolani".

Prendete un vaso nuovo e riempitelo di terra.
Fate attenzione alle dimensioni, perché stiamo parlando del melone ma il vaso che metterete sul balcone non sarà molto grosso.
Se avete la fortuna di poter godere di uno bello spazio per la semina, tanto meglio, ma se siete come noi e dovete controllare le dimensioni del vaso perché non occupi tutto il balcone, dovete fare attenzione al numero di semi che mettete nel vaso.


Non potete lanciare i semi a manciate o rischiate di soffocare il frutto.

Il nostro vaso è grande:
30 cm in altezza
60 cm in lunghezza
20 cm larghezza

Fate delle buche distanziate fra loro e che abbiamo la profondità di circa 2-3 cm.
Mettete qualche seme in ognuno di essi; qualche seme, perché la selezione naturare farò il suo lavoro e  solo uno di essi maturerà e vi darà il gustoso melone.
Coprite i semi con della terra e annaffiate abbondantemente.

Mettete il vaso in posizione riparata dal vento, ma in pieno sole.

Aspettate insieme a noi i primi frutti che coglieremo a luglio.





I semi

I buchi nel vaso e i semi

lunedì 13 maggio 2013

Lamento

Già.
Il lamento è un grido che esprime in modo più o meno forte un dolore.
Quante volte avrete sentito la gente lamentarsi di qualcosa....o più spesso di tutto.
"E questo non va bene, e quello non è ciò che mi aspettavo"... e via dicendo.
Il lamento può anche essere positivo, ma se diventa continuativo e soprattutto usato per ogni nostra interazione con gli altri, diventa sbagliato.
Diventa un'ossessione negativa.
Provate a verificare all'interno della cosa che vi crea "lamento", se c'è anche solo una parte considerabile positiva... prendete quella parte e usatela, miglioratela e utilizzatela per non lamentarvi, perché non può essere tutto negativo.
Cercate la positività... sinceramente, perché sono certa... c'è sempre!

Come sta l'arcobaleno?

Come sta il vostro arcobaleno?
Ecco il nostro!

domenica 12 maggio 2013

Abbiamo seminato il basilico

Buongiorno a tutti.
Oggi abbiamo deciso di seminare il basilico, lo seminiamo adesso, perché vogliamo portarlo fino a ottobre. Di solito si semina a marzo, ma... avete visto il tempo? Non era molto primaverile fino a qualche giorno fa.
Se avete una piccola serra, potete preparare una presemina da dicembre a febbraio, altrimenti seguite noi.

Innanzitutto, prendete un vaso anche non vuoto e rimuovetene circa 7-8 cm di terra dell'anno precedente.

1. Il vaso con la terra rimossa



2. Spatolina e rimescolamento della terra

Mettete poca terra nuova e picchiettate con una spatolina.
Fate in modo che le due terre (quella vecchia e quella nuova) si mischino, ma senza riportare troppa terra vecchia in superficie.

3. Riempimento con terra nuova

Ora andate a riempimento del vaso usando terra nuova.











Bene, ora delineate il contenuto del vaso con delle stecchette di plastica.... non vi sembra di avere un prato o un orto? Non fa, lo stesso effetto? Dai, un po' di fantasia.

4. Vaso con terra divisa dai bastoncini

Le stecchette servono per delimitare i confini della semina, così non rischiate di mettere più semi in un zona del vaso. Premete un pochino le stecchette in modo che lascino come dei piccoli solchi.







5. Semina
Ora procedete con la semina.







Rimuovete le bacchette.
E procedete con la copertura dei semi.



6. Rimozione delle bacchette

 


7. Copertura deli semi
 
 
Mettete la pianta in posizione di semi-ombra e innaffiate regolarmente.
Man mano che le piantine cresceranno, ricordatevi di tagliare la parte apicale del fiore per renderla rigogliosa e lasciarle la sua qualità aromatica.
 
E ora... aspettate insieme a noi i primi germogli.
Per usare le foglie in cucina... ci vuole tempo!
 

sabato 11 maggio 2013

Sempre più Portulaca

Eccola!
E come cresce....

La nostra sfida... il peperone

Iniziamo la sfida, come promesso.
Innanzitutto il peperone va seminato in una terrina, poi, quando la piantina raggiunge l'altezza di 20 cm si può trapiantare.
Nella sua nuova dimora darà i sui frutti.

Attenzione, perché ha bisogno di spazio e quindi deve essere interrata a 30-35 cm di profondità.

Non annaffiate la piantina in modo eccessivo, ma in maniera costante.
Cresce bene in un clima caldo. Fate attenzione ai ristagni d'acqua.

Questa è la nostra piantina già trapiantata nel vaso.

 

La prima impressione

Normalmente ci vogliono pochi minuti perché si formi un’impressione dell’altro.

In questi pochi minuti, decidiamo se la persona che abbiamo di fronte ci piace oppure no. Una serie d’impercettibili movimenti, posture e atteggiamenti ci forniscono immediatamente un’immagine. Sta a noi valutare se l’immagine che abbiamo percepito è per noi valida e piacevole oppure no.
È proprio in questi primi minuti che decidiamo se  possiamo fidarci dell’altro oppure no.

Dai… lo sapete di che cosa sto parlando… Vi è sicuramente capitata non una … ma più volte!
Sto parlando di quella classica espressione:

”Non so perché, ma non mi convince fino in fondo… non so, ha qualche cosa che non mi piace, non so ancora cosa, e alla fine troverò la motivazione, ma al momento non m’ispira del tutto”.
Oppure:

“Non so perché, ma mi è piaciuto subito stare in sua compagnia, mi ha dato immediatamente una sensazione di fiducia.”
È così che nascono immediatamente simpatie e antipatie e diventa difficile “sfondare” questa prima impressione; nonostante, e col tempo, gli indizi portino al fatto che, modificare il proprio giudizio su questa prima impressione, potrebbe essere la cosa migliore da fare.

E cosa succede?
No, noi insistiamo….

Solo se accade qualcosa di veramente bello, per la prima impressione che era negativa; o di veramente brutto, per la prima impressione positiva... solo allora riusciremo a…  no, non certo a cambiare idea!
Non ancora!
Ma sicuramente ad iniziare a nutrire dei dubbi…. 

giovedì 9 maggio 2013

Lo stesso posto

L'uomo è un abitudinario quindi tende a seguire delle "formule routinarie"

Per es.
Al lavoro avrete tutti sicuramente il posto preferito per sedervi durante le riunioni oppure avete un bagno preferito e se trovate il vostro posto preferito occupato, ci rimanete male e lo vivete come una sorta di "invasione o di affronto" come se l'altro l'avesse fatto apposta e contro di voi.

Quasi mai l'altro fa questo tipo di cose "apposta"; la maggior parte delle volte le fa senza pensare.

Ricordatevi che gli altri non pensano sempre a voi e non hanno sempre in mente di fare qualche cosa di cattivo contro di voi... salvo che non vi sia in atto una lite di qualsiasi tipo o una discussione o una serie d’incomprensioni o di situazioni spiacevoli che vivete da lungo tempo.
... Allora...
Beh, allora la situazione è un po' diversa...
L'affronteremo in un altro momento.

martedì 7 maggio 2013

Il rosmarino

Il rosmarino, chi di voi non usa questo aroma in cucina?
Il rosmarino è un cespuglio sempreverde con foglie di colore scuro. Produce anche dei fiorellini di colore azzurro - violetto.
In Italia è presente in tutta la fascia costiera.

Questa pianta profumata, teme il freddo e le gelate.
Scegliete un posto molto soleggiato e ben esposto al sole.
Fate attenzione perché non ha bisogno di molte innaffiature.

Lo sapevate?
L'odore aromatico di questa pianta deriva dall'olio essenziale che è presente nei rametti giovani.

In cucina
È molto usato in cucina per accompagnare piatti di pesce, ma soprattutto di carne. Avete mai provato a mettere le patate in una padella (dopo averle lessate!!!!) e cuocerle con burro e rosmarino?
Provate!

La nostra piantina...

lunedì 6 maggio 2013

L'ultima parola

La vittoria non è di chi ha l'ultima parola in una discussione; ma di chi ha il coraggio di smettere prima che diventi lite.

Avete presente il botta-risposta nel quale spesso ci facciamo trascinare?
Ad un certo punto si passa dal tono pacato a discussione accesa.
Nemmeno ve ne accorgete, ma ad un certo punto passate agli insulti e alle urla.
In quei momenti bisognerebbe fermarsi un momento e pensare: "ma come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?"

La cosa tragica accade quando non si è nemmeno in grado di dimenticare la discussione forte e la si tiene in memoria per molto tempo.
Una cosa del genere può portare anche ad incrinare rapporti consolidati.

Fermatevi prima!

Smettete prima  di arrivare alle urla... avere l'ultima parola non vi rende né più forti e nemmeno più saggi (soprattutto agli occhi degli altri); ma vi può far perdere amicizie.

Fate attenzione... ai pomodori...

Fate attenzione e tenete sotto controllo le vostre piantine di pomodori, perché questo freddo non fa molto bene!

Con un telo copri-tutto, create una piccola serra e copritele in modo che non soffrano e...
sperate tutti che la "vera" primavera....
finalmente arrivi!!!

domenica 5 maggio 2013

Il pothos

Il pothos, che non è proprio un nome corretto per la piante che noi tutti conosciamo e che mettiamo nei nostri appartamenti facendola cadere dall'alto e creando un insieme ornamentale molto bello da vedere; ma ormai è entrata nel gergo comune, così anche noi la chiameremo così.

Ha foglie verdi striate di giallo.
Si adatta a tutti gli ambienti e non soffre particolarmente sbalzi di temperatura; serve però molta luminosità. Se la lasciate in penombra, vive lo stesso, ma le foglie non saranno rigogliose.
Non ha bisogno di molta acqua, controllate sempre lo stato del terreno prima di innaffiare; in estate è meglio spruzzarle l'acqua usando un nebulizzatore.


Attenzione: se notate che le foglie ingialliscono, vuol dire che l'avete bagnata troppo, oppure l'avete lasciata per troppo tempo in un luogo poco illuminato.


Non vediamo sempre nello stesso modo

Non vediamo sempre nello stesso modo, ma non mi riferisco al veder con gli occhi, ma al percepire una situazione accaduta, magari in un tempo passato che ci ha fatto male e ci ha dato solo una componente negativa in una maniera diversa.

Siamo proprio sicuri di questo?
Ossia, l’episodio accaduto anni fa può anche averci reso più forti, nonostante fosse negativo e noi, con lo sguardo di oggi, magari lo vediamo in modo diverso e lo valutiamo non così negativo ma come un’opportunità.

In un qualsiasi episodio che vi accade, dovete sempre cercare anche quella minima parte che può diventare una possibilità anziché un ostacolo.

venerdì 3 maggio 2013

Oggi è un nuovo sogno

Non dimenticate mai di sognare.

Anche oggi, appena potete, aprite il mondo dei vostri sogni e provate a realizzarne uno.
Il sogno non si avvera come una vincita al superenalotto, ma si avvera passo dopo passo osservando la realtà che ci circonda.

Ogni nuovo passo verso l’obiettivo è utile per raggiungere il vostro sogno.
Non perdete l’ occasione, iniziate piano piano…

È come una camminata… la camminata non è saltare da una parte all’altra della strada, ma attraversarla passo dietro l’altro… meglio se sulle strisce pedonali… (non si sa mai…).
Però le strisce pedonali possono essere usate anche come simbolo di un percorso guida  ….

Aiuta a coltivare e realizzare il proprio sogno (quello di attraversare la strada, nella nostra metafora), ma senza affrontare pericoli e seguendo una sorta di direttrice.
Non uscite dalla guida, è importante seguirla … altrimenti rischiate di perdervi!

Sognate e realizzate.

Perché le piante grasse?

Le piante grasse, o meglio “le succulente”, sono un mondo a parte rispetto a tutte le altre piante. Sono in grado di adattarsi, vivere e proliferare anche a condizioni estreme.

Molte persone amano le piante grasse più delle altre tipologia di pianta, a noi piacciono perché con esse si possono creare anche dei vasi decorativi e, belle e fantasiose composizioni.
I loro fusti sono in grado di accumulare acqua, da qui la parola “succulente” e, grazie a questa capacità, sono in grado di colonizzare anche ambienti molto aridi, dove nessuna pianta sarebbe in grado di vivere.
Al contrario di quanto si pensa, le piante grasse devono essere annaffiate molto, ma raramente, facendo attenzione a non impregnare troppo la terra che può marcire causando la morte della pianta.

In inverno, periodo nel quale non hanno bisogno d’acqua, portatele in casa, sempre che abbiate un posto dove metterle… ma non spostatele frequentemente, potrebbero soffrirne.
Se troppo vicine al riscaldamento, ricreate l’effetto rugiada e bagnatele con un vaporizzatore.

Ma ora, che il sole si fa vedere sempre più spesso, mettetele sul balcone, così potranno godere dei benefici del sole.

giovedì 2 maggio 2013

Il leader

Chi siete veramente nel vostro ambiente di lavoro?
Siete fra coloro che guidano o fra quelli che si fanno guidare?
Non parlo di una posizione da leadership calata dall'alto e data dalla posizione in azienda, parlo della vera capacità di leadership, ossia di colui che è in grado, in qualsiasi posizione di trovi in azienda, di farsi seguire da altri.
Come si fa?
Ci son fior di studi sulle capacità che deve avere un leader per farsi seguire dalle persone, ormai credo sia entrato in tutte le case il concetto che il leader non è una persona autoritaria, ma autorevole.
La differenza? Sta nel fatto che la persona autorevole sa di che cosa parla e nella maggior parte dei casi l'ha anche sperimentato. Se non hai mai provato a fare una cosa, come puoi chiedere ad altri di farla?
Un concetto fondamentale che molti dimenticano è che una volta diventati leader, non possono pensare di rimanerci in eterno, per poter essere leader sempre, è necessario essere riconosciuti tali nel tempo.
Come fare?
Basta seguire il cambiamento.
Dobbiamo abituarci a cambiare e a seguire le variazioni che avvengono intorno a noi, perché se rimaniamo fermi sulle nostre posizioni, rischiamo di rimanere indietro.
E noi questo non lo vogliamo.... Giusto?

mercoledì 1 maggio 2013

Trapiantiamo i pomodori

Ebbene siamo finalmente pronti per l'operazione di trapianto dei pomodori.
Cercheremo di guidarvi passo per passo con l'aiuto di foto e descrizioni.

1. Innanzitutto mettete della terra in un vaso e immaginate che sia composto da tre strati di terra.










2. Rastrellate il primo strato di terra, quello che al momento si trova sul fondo, e rendetelo morbido.










3. Poi aggiungete terra in modo da riempire il vaso come un secondo strato e con l'aiuto di una spatolina comprimete la terra. 









4. Mettete dell'altra terra fino a riempirlo completamente.











5.  Con le mani fate un foro nel vaso più meno della stessa grandezza della piantina che inserirete.
Per ogni foro... mettete due o tre piantine, così ... tante ... insieme (se resisteranno tutte...) saranno più belle da vedere!







6. Sempre con le mani... avete notato come è piacevole maneggiare la nuda terra con le mani! Sì ogni tanto abbiamo bisogno degli strumenti o di quelli anche abbiamo chiamato "la cassetta degli attrezzi", ma non c'è niente di meglio che manipolare la terra con le mani che ci aiuta nella precisione dei movimenti.







7. Siccome stiamo parlando di una coltura su terrazzo/balcone dobbiamo mettere le piantine a 10 cm di distanza l'una dall'altra,  così quando cresceranno non si soffocheranno a vicenda.











8. E per finire, stecchiamo le piantine.
Questa operazione serve per due motivi:

- Così gli uccellini non andranno a stuzzicare le piantine;
- Così avremo un appoggio al quale legare le piantine per la crescita; questa operazione aiuta ad evitare che il loro piccolo fusto si pieghi e le lasci crescere "storte"; è un buon modo per accompagnarle nella loro crescita.




9. Trovate un posto soleggiato dove mettere il vostro vaso, annaffiate abbondantemente e attendete la crescita.

E la Calendula?

La calendula che abbiamo seminato qualche giorno fa, sta crescendo.
Guardate come sono belli  i germogli.


Le relazioni sono un compromesso

Durante la nostra vita, passiamo da “tutto o niente” a “compromesso”.

Soprattutto quando si è giovani e ancora acerbi della vita, il tutto o niente non fa che darci la spinta a proseguire verso la strada che abbiamo intrapreso.
Anche nelle nostre relazioni con gli altri, non accettiamo nulla di diverso dal bianco e il nero… il grigio non ci piace.

Man mano che proseguiamo nella nostra vita e diventiamo adulti, capiamo l’importanza del compromesso.
Senza di esso, non potremmo avere relazioni durature.

Provate a pensare anche a una vita di coppia dove vige la filosofia del tutto o niente… molto banalmente: “ andiamo in vacanza al mare o niente”, andiamo a fare la spesa lì o niente…"
e che facciamo?
Stiamo immobili davanti alla nostro bianco e nero…. E … se proseguiamo con quella filosofia… finiamo per andarci da soli al mare… al far la spesa.

Quando si diventa adulti, si impara anche a dire: “andiamo al mare quest’anno ad agosto e magari a dicembre andremo in montagna. Poi magari l’anno prossimo faremo il contrario!... La spesa facciamola questo sabato lì, magari il prossimo sabato andiamo a vedere un posto diverso”.
Si chiama compromesso e se non si impara ad usarlo, anche a dosarlo in effetti, si rischia di rimanere soli.

E.. le begoniette

... Anche le nostre begoniette stanno bene, le vedete nella foto in basso.
Crescono piano piano, fanno fiori e si mantengono bene.


Ma... come sta l'arcobaleno?

Il nostro arcobaleno cresce e oggi si presenta così.
Vi ricordate quali sono i fiori che si trovano in questo vaso?
Eccovi un promemoria.

Zinnia gigante
Margherita pompon
Dalia mignon
Zinnia pompon Lilliput