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venerdì 17 maggio 2013

Colpa loro

Quando comunichiamo, la nostra tentazione più forte è di dare la colpa agli altri del fatto che non riescano a capire quello che stiamo comunicando loro, più banalmente quello che stiamo dicendo.
Avete mai provato a fermarvi e a pensare: ma son stata chiara nell’esposizione?

Ma non è che ho saltato delle parti fondamentali ed ho dato per scontato informazioni che in realtà il mio interlocutore in quel momento non ha, e magari  non più avere, proprio perché gli mancano informazioni fondamentali che gli permettano di elaborare quello che sto dicendo?
Allora, fermatevi a pensare e a rivedere non solo il contenuto della vostra comunicazione, perché se avete qualcosa da dire agli altri, molto probabilmente ne siete a conoscenza e siete anche degli esperti in materia, ma soprattutto verificate la modalità con la quale state comunicando.

Sperimentate e trovate accorgimenti per far sì che l’altro possa comprendere il contenuto che a voi è molto chiaro, ma all’altro no.
Quando si comunica qualche cosa all’altra persona, la domanda fondamentale da porsi non è tanto:

“Che cosa voglio comunicare?”
Ma

“Che cosa voglio ottenere?”
Ossia, l’obiettivo vero di ciò che stiamo comunicando, qual è veramente?

Poi, solo dopo aver risposto a questa domanda, possiamo farci tutte le domande classiche:
-          Che cosa vogliamo comunicare?
-          A chi? Chi sono i nostri interlocutori?
-          Come comunicarlo?
-          Quando iniziare l’attività di comunicazione?

Provate…. Sperimentate e vedrete che pian piano i risultati miglioreranno e non dovrete più farvi la domanda:” Ma mi avrà capito?”
La farete sempre meno… fino a non averne bisogno.

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