Pagine

lunedì 28 dicembre 2015

Convinzioni




Abbiamo tutti radicato in noi una serie di convinzioni pregresse e derivanti
da primi momenti della nostra vita. 
Alcune di queste convinzioni sono naturali, sane e utili; 
altre possono farci del male, soprattutto perché possono essere negative.
In questo caso non dobbiamo tenerle, 
ma dobbiamo liberarcene
 auto-convincendoci che sono sbagliate.

venerdì 11 dicembre 2015

Obiettivo futuro





E' fondamentale 


pianificare un obiettivo  
per non farsi trascinare passivamente dalla vita 

e

il raggiungimento del traguardo
aumenterà la nostra autostima

martedì 8 dicembre 2015

Umanità dei responsabili

I responsabili che
 non considerano tutte le componenti umane dei dipendenti, 
creano delle persone passive, 
refrattarie all'assunzione di responsabilità e 
renitenti ai cambiamenti.

mercoledì 2 dicembre 2015

Responsabili per la produttività

I responsabili orientati alla produzione, ignorano tutte le componenti individuali e sociali del personale.
I responsabili orientati verso il dipendente, al contrario, tengono conto della persona,

I primi adottano uno stile arbitrario e autoritario che, in qualche caso e in alcuni momenti, può anche far aumentare la produttività di un reparto, ma a lungo andare falliscono l'obiettivo per mancanza di collaborazione da parte dei dipendenti.

I secondi invece, possono metterci più tempo ad aumentare la produttività, ma questa sarà più duratura.

lunedì 30 novembre 2015

Rispettare




Durante gli scambi verbali. 
dovete rispettare le idee espresse dagli altri.


Cercate di non cadere nella facile trappola del 
giudizio sul contenuto. 

Non è facile, 
perché siamo programmati per applicare i nostri concetti a tutte le interazioni e, normalmente, 
serve uno sforzo per non dare giudizi.

Guadagnate il vostro rispetto, 
accogliendo in maniera neutrale le idee espresse dagli altri.

sabato 21 novembre 2015

Usare la gestualità

Usare la gestualità 
per sottolineare il contenuto della nostra comunicazione,
 aiuta gli altri a capire meglio ciò che stiamo dicendo; 
ma bisogna fare attenzione ... 
i gesti devono essere coerenti e coordinati con le parole.
In caso contrario,
 potremmo avere un risultato inaspettato 
o, in alcuni momenti, anche deleterio.

martedì 17 novembre 2015

La verità



Ognuno di noi
ha la propria verità
non sempre 
coincide con quella degli altri.





lunedì 16 novembre 2015

Differenze

La forza di un team non sta nella somiglianza fra le persone; ma nelle differenze.
Solo attraverso le differenze 
sia comportamentali 
che di pensiero 
è possibile crescere.
Ogni persona del team 
può mettere in campo la caratteristica migliore 
così da trasmetterla in forma di copia agli altri.
Tutti così imparano e crescono 
sia come persone singole 
sia come team.

Conflitti fra gruppi

I diversi reparti aziendali sono ovviamente dei gruppi all'interno dei quali vi sono regole non scritte.
Ognuno si essi è in competizione con gli altri.
Non è necessario aumentare le divisioni fra i gruppi e la competizione per migliorare le prestazioni.
Sono azioni migliorative fondamentali invece:
- la comunicazione all'interno e verso gli altri gruppi;
- la comunicazione con i responsabili;
- la cooperazione.

venerdì 6 novembre 2015

Sopravvivenza aziendale

Le aziende che 
non riconoscono la parte sociale e psicologica dei dipendenti, 
sono destinate a non sopravvivere a lungo.



Mansioni

Superiamo la rigidità del ruolo aziendale 
facciamo in modo che il lavoratore sia inserito nella mansione nella quale eccelle di più.

Questo aiuta l'organizzazione nella crescita 
rende il dipendente felice di fare il proprio lavoro.

lunedì 2 novembre 2015

Contraddizione

Spesso le nostre posizioni non corrispondono alle azioni.
Spesso diciamo "quella tal cosa fa male", però la facciamo lo stesso.
Siamo spinti a fare certe asserzioni che possono sembrare sensate e corrette, ma contemporaneamente mettiamo in atto comportamenti completamente contrari alle nostre affermazioni.
Non solo, ma spesso nemmeno ce ne accorgiamo.
Di che si tratta?
E' un nostro meccanismo di difesa 
che ci fa credere a tal punto in quello che diciamo
 che riusciamo perfino a farlo diventare realtà.

mercoledì 28 ottobre 2015

Il ruolo delle domande

Non tutti riescono ad esprimere in maniera libera e consapevole le proprie idee, non tutti riescono a parlare in maniera diretta; per questo esistono le domande.
Questo potente strumento di comunicazione fa sì che la persona interrogata esprima tutto ciò che, senza di esse, non riuscirebbe a dire.
Le domande guidano la comunicazione, affinché anche la persona più timida e riservata possa esprimere le proprie opinioni.
Fate solo attenzione a porre le domande giuste, non devono essere investigative e soprattutto, ascoltate l'altro; se vedete che esprime fastidio, interrompete subito il flusso e passate ad altro o rischiate di non riuscire a mettervi in contatto con lei/lui e quindi di non avere risposte.

lunedì 26 ottobre 2015

Formazione in comunicazione



La comunicazione investe le persone
nelle loro abitudini acquisite o innate;
le coinvolge 
nelle consuetudini della famiglia di origine 
o in quelle apprese.


E' importante che il formatore 
tenga presente questo aspetto per non sconfinare, 
perché 
è molto difficile ascoltare un altro adulto 
che ci dice 
che cosa fare e che cosa è giusto.


mercoledì 21 ottobre 2015

Gli ordini

Il successo non è dato dal fatto di essere bravi ad eseguire gli ordini, 
ma dalla capacità di riconoscere quelli errati 
ed avere il coraggio di discuterli.
Meglio ancora è riuscire a modificarli per renderli superiori.








mercoledì 14 ottobre 2015

Interrogazioni

Spesso ci interroghiamo sul modo di agire messo in atto da altri, meno volentieri applichiamo la stessa capacità di analisi ai nostri comportamenti.

Bisogna invece sforzarsi di farsi domande riguardo a se stessi per evitare di incorrere nella trappola che ci fa ritenere di avere sempre la verità in tasca.

Un po' di dubbi ... aiutano l'analisi di noi stessi.

mercoledì 7 ottobre 2015

Faccia imbronciata - Faccia sorridente

La mimica facciale può influenzare le nostre emozioni, il nostro sentire e soprattutto i nostri sentimenti.

Se affrontate la giornata con quella che viene chiamata "faccia imbronciata" tesa e pensierosa, potete notare due cose:

1. L'effetto negativo che questa mimica ha sugli altri che, a loro volta, metteranno in atto come uno specchio una faccia imbronciata simile alla vostra. Entrambi sarete pronti per una escalation di sensazioni negative.

2. L'effetto avverso che ha su di voi: vi fa guardare il mondo con una sensazione di negatività.

Al contrario, se affrontate la giornata con quella che viene chiamata "faccia sorridente", gli altri vi guarderanno in modo costruttivo. Il sorriso non sarà solo vostro, gli altri faranno lo stesso nel guardarvi e i pensieri diverranno positivi.





La nostra faccia
influenza
le nostre emozioni.



giovedì 1 ottobre 2015

Le nuove foglie della rosa

Riappare la nostra rosa. 
La protezione di una parte di parete del balcone, ha fatto sì che continuasse a vivere.
Ora sta mettendo nuove foglie...

Negatività

La forza distruttiva di un'azione non agisce da sola, infatti servono anche un paio di altri ingredienti negativi affinché il nostro  cervello reattivo reagisca senza pensare.

Normalmente servono:

1. Stress - le situazioni di tutti i giorni che ci provocano stress, sono positive perché ci tengono in allerta e attivi; se la situazione però è troppo stressante, può causare una reazione non adeguata o superiore a quella corretta e che ci si aspetta in determinate condizioni.

2. Contesto negativo - una serie concomitante di fattori che possono farci vivere un momento molto negativo; anche in questo caso, questo fattore può darci lo sprint per una reazione troppo forte, causando problemi anche di grande entità.


martedì 22 settembre 2015

La parola

Normalmente un capo si riconosce anche per il fatto che durante le riunioni monopolizza i turni del discorso. Impiega il tempo a suo uso e consumo e tiene la parola a lungo, non curandosi della buona abitudine di lasciare che anche altri parlino seguendo quello che viene chiamato "alternanza di parola".

Ovviamente, questo atteggiamento sottolinea la dominanza del capo e crea nel gruppo presente una spaccatura.

A fine riunione si avranno due gruppi:

- persone che seguono il discorso del capo e lo considerano valido - gruppo pro;
- persone che non accettano il discorso fatto - persone contro.

Durante le normali interazioni quotidiane, va da sé che questa divisione è sicuramente deleteria e crea un senso di distacco nelle persone che la vivono.


La bella di notte

Che dire?
Bellissima


Il balcone - Tagete

Per avere dei fiori così, dovete prendervi cura dei vostri vasi.



 Quest'estate, per tutto il tempo della vacanza, li abbiamo lasciati sul balcone in modo che non fossero completamente esposti ma nello stesso tempo potessero usufruire di tutta la natura possibile.


Sono stati esposti con cura al sole, alla pioggia e a tutti i fenomeni atmosferici naturali.
Il risultato nelle foto di questo post.









martedì 15 settembre 2015

Begoniette

Chiedere il permesso

Alcune volte, soprattutto se il contenuto dell'interazione è sensibile (descrive episodi negativi o vissuti difficili), è necessario chiedere il permesso.
Bisogna chiedere in maniera esplicita alla persona destinataria della nostra comunicazione:
- se vuole parlare oppure no;
- se si aspetta una risposta;
- se preferisce parlarne in altro momento.
Queste domande fanno in modo che la persona sia informata e, dandovi il permesso, vi comunica che è pronta ad affrontare il discorso; questo la renderà attenta. Una persona pronta, vi aiuta a far sì che la vostra comunicazione vada a segno.
Il risultato sarà che il discorso produrrà l'effetto voluto.

martedì 8 settembre 2015

Il nuovo leader

La persona che è stata appena nominata leader di un gruppo, avrà per forza delle modifiche di comportamento tali da non mettere in cattiva luce se stesso, pena la perdita della recente conquista.
Inevitabilmente le relazioni interpersonali cambieranno.
- Dovrà essere più distaccato senza per questo diventare freddo e ostile.
- Dovrà essere più solitario senza per questo rimanere solo.
- Dovrà dare direttive senza per questo far risultare gli altri non più in grado di svolgere il lavoro.
L'impegno è forte, ma ci si può riuscire!

Tagete

martedì 1 settembre 2015

Come lo dico?

Non sempre è rilevante il contenuto delle comunicazioni, non sempre è fondamentale che cosa diciamo alla persona che sta davanti.
Molto spesso è importante soprattutto "come" stiamo dando l'informazione.
Il modo e il tono di voce, la velocità della comunicazione e la postura informano l'altro in modo indipendente dal contenuto e, la maggior parte delle volte, le informazioni fornite da essi sono più importanti della comunicazione stessa.
Per questo motivo dobbiamo sempre prestare attenzione alla nostra modalità di comunicazione.

giovedì 27 agosto 2015

Parlare di noi stessi






In alcuni momenti sentiamo il bisogno di parlare di noi stessi e dei nostri sentimenti; 

non di raccontare episodi.



Questo è un buon esercizio per far emergere qualcosa di nascosto o di importante.


Personalità

Nessuno è in grado di vedere in maniera chiara e completa la personalità che mostra agli altri.
Senza il feedback delle persone che ci circondano, non siamo in grado di capire gli effetti reali del nostro comportamento.

E' molto importante ciò che gli altri ci dicono sia in maniera esplicita, anche ferendoci a volte e sia in maniera implicita se il discorso da affrontare è impegnativo.

Non negate agli altri questa possibilità, serve a voi per capire le conseguenze delle vostre azioni.


domenica 9 agosto 2015

Chiarificazione

Durante le nostre interazioni, in alcuni casi, è importante l'uso di quella che viene chiamata "parola chiarificatrice".
Serve per descrivere ciò che andremo a dire, oppure a riprendere ciò che abbiamo già detto chiarendo meglio la nostra posizione.
L'uso di questa accortezza, ci aiuta a specificare la nostra posizione e ad evitare di essere fraintesi.
Non solo, ma se usata per descrivere che cosa andremo a dire, crea una sorta di aspettativa positiva anche se il contenuto della nostra comunicazione non lo è completamente.

domenica 2 agosto 2015

Negativo e positivo

Ognuno di noi ha una parte positiva ed una negativa.
Le nostre esperienze pregresse insieme ad una base genetica, possono fare in modo che le due parti interagiscano in modo corretto fra di loro.
Non dimentichiamo che siamo anche persone che vivono in contesti privati e pubblici: casa, famiglia, parenti, colleghi di lavoro, semplici conoscenti ed estranei.
Con tutti loro noi interagiamo anche senza volerlo ed ognuno di loro è in grado di farci mostrare una o entrambe le nostre parti positiva e negativa.
Va da sé che la parte positiva è legata ad una interazione piacevole, mentre quella negativa è legata ad un momento difficile e ad una interazione errata. Dobbiamo però fare in modo che quest'ultima si presenti qualche volta di meno rispetto alla prima e, per evitare di incorrere in problemi più gravi, sarebbe meglio che sia anche un po' meno avversa.

giovedì 30 luglio 2015

Esperienze invisibili





Le nostre esperienze non sono visibili agli altri.



Possiamo raccontarle, 
ma gli altri non saranno mai in grado di capirle veramente.

mercoledì 29 luglio 2015

Bella di notte




Si apre .... 
spettacolare. .. 
la 
Bella di Notte...

Cervello istintivo

Il nostro cervello istintivo reagisce alle avversità in modo automatico e soprattutto velocemente al presentarsi di una situazione negativa.
Questo tutto sommato può anche essere un bene, perché ci aiuta a reagire prontamente alle offese; ma va tenuto a bada proprio perché non in grado di mettere in campo ragionamenti posati.
La mancanza di tale capacità può crearci dei guai.

giovedì 23 luglio 2015

Open space

Parliamo di questa esperienza...
In un open space, come dice la parola, ci si trova a condividere gli spazi lavorativi con persone che, tutto sommato, non ci siamo scelti; ma ci siamo trovati a frequentare perché facenti parte della stessa azienda, ossia colleghi.
Non entro nel discorso delle relazioni interpersonali, di amicizia, di ambizione, di collaborazione o altro; ma voglio semplicemente raccontare quanto, a mio avviso l'open space, possa essere deleterio.

Prima di tutto abbiamo la distrazione: grazie al fatto che i colleghi vicini parlino ad alta voce fra di loro o al telefono, veniamo distratti dalle nostre attività; quanto è facile ascoltare la conversazione del vicino, piuttosto che concentrarsi sul proprio lavoro.

Secondariamente abbiamo  la proliferazione delle malattie: non nascondiamo questo problema, che può diventare importante per un'azienda di piccole-medie dimensioni. E' facile passarsi il raffreddore se si è in uno spazio ristretto, a contatto diretto con gli altri e... per finire (come aggravante) ... anche senza finestre!

In terzo luogo abbiamo la limitazione dell'uso delle nostre capacità: certo, quanto è facile chiedere ai vicini un aiuto alla risoluzione del problema che in quel momento ci sta assillando. Non parlo della consapevole collaborazione o del lavoro in team, parlo della continua richiesta di aiuto e della continua esposizione ai problemi degli altri. L'uso continuato e prolungato di questa "specie di collaborazione", porta a non investire più su se stessi per la soluzione dei problemi, tanto basta che alzo la voce, chiedo a qualcuno intorno e... il gioco è fatto!

Ultimo, ma non meno importante, manca la privacy: perché devo far sapere ai colleghi che sto prenotando una visita medica piuttosto che una vacanza o altro? Effettivamente e per fortuna, abbiamo il telefono cellulare che ci fornisce un po' di isolamento, basta alzarsi dal proprio posto e spostarsi; ma quanto può far piacere all'azienda? Dipende. Valutate la vostra situazione.

Alla fine, devo ammettere che l'open space ha qualche parte negativa. Non dico di eliminarlo totalmente, ma ristrutturarlo per fare in modo che vi sia condivisione di spazi; ma contemporaneamente presenza di separatori fra le scrivanie che consentano soprattutto concentrazione e privacy.

venerdì 17 luglio 2015

L'osservazione



Uno dei metodi migliori per risolvere un problema è quello di affidarsi alla deduzione
e uno dei componenti principali del metodo 
è proprio l'osservazione.



Grazie a questa capacità,
siamo in grado di vedere la realtà che ci circonda 
e soprattutto di vederla con occhio critico.



Dopo aver osservato,
è importante anche ragionare su ciò che abbiamo visto, 
altrimenti rimarrà una puro e semplice studio inconsapevole.

giovedì 16 luglio 2015

Distanza dal problema - 2

Come distrarsi dal problema?
Questa attività deve aiutare la mente a rilassarsi.
1. Innanzitutto è necessario che l'attività che avete scelto per distrarvi sia slegata dal dilemma.
2. Secondariamente, deve attivare la vostra attenzione, altrimenti rischiate di annoiarvi.
3.Terzo, deve essere impegnativa ma non troppo; non deve richiedere molto sforzo altrimenti non sarà in grado di allontanarvi dalla complicazione. Nello stesso tempo però, non deve farvelo dimenticare.

La nostra mente, anche se distratta, cercherà comunque una soluzione al problema per non lasciare nulla in sospeso.

sabato 11 luglio 2015

Ascolto









E' molto importante ascoltare gli altri
quando ci parlano dei loro problemi,
perché un giorno anche noi avremo bisogno di loro.




Distanza dal problema - 1

A causa delle abitudini ormai radicate, vi potreste trovare in una situazione di stallo ed incapacità a risolvere un problema.
In questi casi, fare un passo indietro con la mente, può aiutare.
Questa strategia non è di facile attuazione, perché non viene naturale allontanare il problema per trovare la soluzione, ma vale la pena provare anche questa strada per portare a compimento l'incombenza.
Allontanatevi mentalmente dal problema, dirottate la vostra capacità e attenzione altrove.
Più vi allontanerete e più la vostra visione diventerà obiettiva; attraverso questa nuova prospettiva, sarete in grado di analizzare la questione ponendo attenzioni più generali che vi porteranno a soluzioni mirate.
La vostra interazione con la situazione, prenderà corpo e molto probabilmente riuscirete a risolverla.
Ma come può succedere?
L'allontanamento dal problema vi pone nella condizione di riflettere e non di agire nella maniera spontanea e veloce.

martedì 7 luglio 2015








Lato positivo

Come ho già avuto modo di scrivere in altri post, cerchiamo sempre di vedere il lato positivo di ciò che ci accade.
L'avvenimento negativo può darci il tempo di riflettere su come stavamo conducendo la nostra vita e l'atteggiamento con il quale la stavamo affrontando.
Il nostro comportamento ci era diventato così familiare e d'abitudine che incominciava a starci un po' stretto, ma ci mancava il coraggio per mettere in atto una forte azione per allontanarci da esso.
Grazie alla sferzata arrivata nel corso della nostra vita, a volte anche da altri, abbiamo preso il coraggio di fare ciò che ci aggrada e che ci rende felici.
La parte economica verrà di conseguenza, perché se facciamo ciò che più ci piace, sicuramente ci metteremo passione e useremo molto tempo per formarci e fare in modo che funzioni. 
Una volta riusciti nell'intento, troveremo anche la retribuzione.

martedì 30 giugno 2015

Presente








Dobbiamo imparare a vivere nel presente.

Troppo spesso rimuginiamo sul passato 
e abbiamo paura del futuro.

Ci dimentichiamo così di osservare
e di ascoltare il presente.

Affrontare le avversità

Il modo con cui affrontiamo le avversità della vita, può causare stress.
Se vediamo gli ostacoli esclusivamente come fatti negativi, finiamo per non cogliere in essi ciò che possono insegnarci.
Impariamo ad affrontare le situazioni cercando di cogliere la parte positiva di esse.
Questo modo di operare ci aiuterà: 
- ad affrontare nel miglior modo possibile le avversità,
- a vedere le opportunità che altrimenti rimarrebbero offuscate dalla sensazione di affronto che abbiamo sentito quando è accaduto il fatto negativo,
- a  coglierne le opportunità.

martedì 23 giugno 2015

Volontà





Per poter raggiungere i nostri obiettivi,

non abbiamo bisogno solo dell'intelligenza,

serve anche tanta volontà per metterli in pratica.

martedì 16 giugno 2015

Preoccuparsi

Fate attenzione 
a non preoccuparvi troppo 
per tutto.


Questa caratteristica 
tende a farvi vedere tutto negativo 
e soprattutto 
a frenare ogni vostro entusiasmo 
ed ogni nuova idea.


martedì 9 giugno 2015

Commentare

Non dovete commentare continuamente e con epiteti negativi le idee che nascono dagli altri.
Dovete cercare anche di imparare dagli altri.

Tutti noi siamo maestri
e anche
alunni.

Dovete fare come si faceva da piccoli: una volta per uno!
Su un determinato argomento istruisce uno e l'altro ascolta; poi cambio!
Su un altro argomento si fa viceversa!
Solo così sarete in grado si crescere.

A volte le scelte ...

A volte le scelte che ci si presentano davanti, non sono delle vere e proprie scelte.
Spesso ci siamo arrivati attraverso strade che conducevano esclusivamente lì ed ora ...
di fronte al bivio ...
Crediamo di aver scelto; in realtà le nostre precedenti decisioni ci hanno portato dove siamo ora.
Certo, perché è normale che ci si presentino continuamente delle opzioni, così come e è naturale prendere la strada che in quel momento non solo ci sembra la migliore, ma soprattutto quella che ci farà stare meglio.
E, a lungo andare, avremo costruito un percorso.
E' proprio davanti al bivio di questo percorso che ci sembra di avere la libertà di scelta, ma che cosa sarebbe successo se avessimo preso decisioni diverse?
Possiamo solo immaginarlo e nemmeno del tutto correttamente!

venerdì 5 giugno 2015

Mancanza di tempo




La scarsità di tempo
è solo
 mancanza di organizzazione.

...

Cercate di stabilire delle priorità 
ed 
avrete il tempo per tutto.

mercoledì 3 giugno 2015

Socialità

Dai, lo sappiamo tutti ...
l'uomo è un essere sociale programmato per stare insieme agli altri ...
Per questo motivo, l'isolamento non aiuta la crescita.
Quindi ...
Non allontanatevi troppo dagli altri o non riuscirete più ad affrontare alcuni problemi.
Ebbene sì, non è una novità; ci sono problemi che possiamo risolvere solo con l'aiuto di altri, le persone a noi vicine.
Se ci isoliamo troppo, rischiamo di non riuscire a trovare alcune soluzioni...



lunedì 1 giugno 2015

Fare

La frenesia attuale ci costringe a fare, fare, fare.
Ad un certo punto, 
ci ritroviamo a compiere azioni in maniera abitudinaria. 
Questo potrebbe anche non essere del tutto sbagliato se non fosse che ... 
Continuare a fare le stesse cose, 
ci si fossilizza e, alla fine, 
diventa difficile far emergere la nostra creatività.

martedì 26 maggio 2015

Gestione del conflitto

Il conflitto va gestito e non ignorato.
L'importante è imparare a litigare bene.
Per far questo abbiamo a disposizione alcune regole da seguire e che è bene conoscere per evitare che il conflitto, anche se a volte positivo, si trasformi in una trappola mortale.

Prima di tutto è inutile cercare il colpevole, perché non arriverete ad una conclusione se vi concentrerete esclusivamente su questa parte del litigio.
Dimenticatevi il colpevole.
Secondariamente non cercate una soluzione immediata, ma cercate di gestire al meglio la litigata.
Infine, la lite va espressa ed elaborata prima di qualsiasi altra cosa. Parlate della lite stessa e dei motivi che l'hanno scatenata prima di cercare di chiuderla.
Dopo aver espresso le proprie ragioni fate entrambi un passo avanti e cercate insieme la soluzione.

giovedì 21 maggio 2015

Le begoniette sono tornate!!!

Ecco le nostre begoniette.
Sono rimaste sul balcone per tutto l'inverno e da qualche giorno hanno ricominciato a fiorire.



 Sono bellissime come l'anno scorso.



Affrontare

Il modo con cui affrontiamo le avversità della vita sono il fulcro della nostra esistenza.

Il pessimista vede esclusivamente
 la parte negativa della situazione.

L'ottimista cerca di vedere 
le opportunità che la situazione può offrire.

Provate a distrarvi

Quando, 
pur continuando a pensare, 
l'informazione che state cercando non affiora alla vostra mente, provate a distrarvi.

Vedrete che la vostra mente libera lavorerà per voi e presto vi presenterà ciò che invano e con tanto sforzo cercavate di ricordare.

martedì 19 maggio 2015

Determinazione

Se avete in mente un obiettivo,
dovete mettere in campo tutta la vostra determinazione per raggiungerlo...
Senza di essa ...
Rischierete di fallire.

venerdì 15 maggio 2015

Omologati e Ribelli

In tutte le aziende è presente una grande varietà di persone.
Alcune di esse avranno come caratteristica principale il fatto di omologarsi al volere del superiore; questo non è da intendersi in forma negativa; semplicemente sono persone che preferiscono adeguarsi al management e questo consente loro di sopravvivere all'interno dell'azienda senza particolari problemi ma nemmeno sono in grado di brillare. Sicuramente conducono in maniera ligia e proficua il lavoro assegnato.
Altre persone invece, vuoi per caratteristica personale o per cultura, trovano molto difficile seguire in maniera pedissequa ciò che i superiori ordinano loro di fare.
Ecco, le aziende moderne hanno bisogno di entrambe le figure; ma hanno soprattutto bisogno di chi non si fa guidare totalmente. Un po' di ribellione motivata, aiuta a far nascere e crescere idee nuove.
Se nella vostra azienda, riconoscete persone del secondo gruppo, non fermatele ma ascoltatele; può darsi che abbiamo "qualche nuova brillante idea da comunicare".

mercoledì 13 maggio 2015

Tempo libero

Non finirò mai di ripeterlo, avere del tempo libero per coltivare la vostra passione è il metodo migliore per essere felici.
E non dite:"non posso".
Non deve esistere "non" davanti al verbo "potere".
Mettere insieme queste due parole, vuol dire "autolimitarsi",
Allora ... Se non lo fanno gli altri, se non ci limitano, perché farlo noi stessi e di nostra volontà?

Cercate il tempo
lo troverete.
Sicuramente è lì che vi aspetta, fermo, 
lo dovete solo afferrare!!!

sabato 9 maggio 2015

Coerenza

Se volete che gli altri vi seguano, dovete essere coerenti con voi stessi e con ciò che predicate.
Troppo facile fare affermazioni alle quali poi non fanno seguito azioni.
In qualsiasi azienda voi lavoriate, i vostri collaboratori devono esse certi di seguire proposte allineate.
Una volta messe sul tavolo le vostre idee, dovete seguirle.
Se non siete in grado di portarle avanti da soli, avete bisogno dell'aiuto dei vostri collaboratori; ma questi, vi seguiranno soltanto se riconosceranno l'integrità del progetto e la vostra coerenza nel seguirlo e portarlo a termine.


venerdì 8 maggio 2015

Trasporto

Cerchiamo di non farci trasportare continuamente dalle circostanze,
 ma impariamo a decidere
 e 
 a prendere per mano gli eventi stessi,
per guidarli
verso la nostra idea di felicità.

Cambiamento

Normalmente conduciamo le nostre vite all'interno di abitudini ormai consolidate e qualsiasi variazione viene vissuta come un'intrusione alla nostra quotidianità.
Proviamo invece a considerare questa variazione come positiva e cerchiamo di trarne il meglio in modo tale da farla diventare un'opportunità.

A questo punto avremo aperto la strada per qualcosa di diverso, 
e
chi ci dice che questa nuova via non sia migliore della precedente?

mercoledì 6 maggio 2015

La nostra rosa Gialla

E come tutti gli anni ecco che è arrivata la nostra rosa gialla, simbolo del blog.
Non ci lascia mai!
La resistenza al freddo è una delle sue caratteristiche.
Questo inverno è rimasta sul balcone, ovviamente spoglia, ma viva.
Da qualche giorno ha iniziato a mostrare i primi boccioli e proprio i giorni scorsi ci ha regalato il fiore che vedete nella foto.
Durante l'inverno è rimasta al riparo dietro alla ringhiera del balcone, ma non le abbiamo dato altro.
Il tempo stesso l'ha curata, nutrita e resa così.



Fermarsi - liberare la mente

In altre occasioni ho detto quanto può essere importante fermarsi e analizzare profondamente che cosa stiamo facendo.
Anche il nostro cervello, la nostra mente ha bisogno di riposo. Sempre sottoposto a stress quotidiano, ad un certo punto "collassa". Così come il nostro fisico ci richiede di riposare, la nostra mente fa altrettanto.
Ogni tanto fermatevi, fate qualcosa si piacevole, trovate il momento adatto per mettere in pratica qualcosa che, per mancanza di tempo, continuate a rimandare.
Se riuscirete  a mettere in pratica questo consiglio, vedrete come la vostra mente acquisterà lucidità su pensieri che vi sembravano fermi e arenati a causa della stanchezza mentale.

La formazione

Forse la maggior parte delle aziende non ritiene di fondamentale importanza la formazione dei propri dipendenti.
Al contrario l'addestramento, sia essa specifico e tecnico o di auto-motivazione o di lavoro di gruppo o psicologico in genere, è fondamentale.
Il fatto che l'azienda investa del tempo per la crescita professionale o psicologica dei propri dipendenti, è percepita da questi come forma di considerazione e li rende propensi a dare in proporzione alla considerazione ricevuta ... in questo caso: "tanto".
L'azienda invece che non dimostra grande considerazione per la crescita professionale e personale dei propri collaboratori, avrà da essi ... in questo caso: "poco".

venerdì 1 maggio 2015

Relazione

Una delle competenze maggiormente richieste attualmente è la capacità di relazionarsi con gli altri.

Si assiste a una forte specializzazione delle capacità tecniche, ma spesso queste restano legate alla persona che, anziché condividerle le tiene strette a sé, commettendo così un errore di valutazione.
Ognuno di noi ha delle conoscenze da mettere in campo e da condividere con altri.

Se queste informazioni rimangono all'interno del nostro recinto non evolveranno mai, perché ad esse mancherà il confronto.

Se invece le condividiamo, il punto di vista di un'altra persona può mostrarci qualcosa di cui non eravamo consapevoli e, grazie a questa novità, la nostra conoscenza può arricchirsi.

Imparate a confrontarvi e a mettere a disposizione le conoscenze, gli altri faranno altrettanto e ...
 insieme si riuscirà a crescere.


lunedì 27 aprile 2015

Velocità Step 3/3

Dopo aver introdotto il concetto di velocità nell'apprendere le variazioni esterne, anche grazie alla posizione, abbiamo visto che non bisogna legare le persone a ordini impartiti dall'alto, ma è necessario che siano liberi di mettere in campo le loro conoscenze acquisite per far sì che le azioni normalmente svolte migliorino.
Oltre a tutto questo, è necessario avere una visione che va al di là della semplice conoscenza o acquisizione o anche solo osservazione dei vari fenomeni che accadono in azienda; serve che le persone imparino a vedere le cose anche da più punti di vista.
Il mettersi nei panni dell'altro e cercare di capire le attività svolte, aiutano ad avere una visione di insieme.

Mettere d'accordo:
- velocità nel recepire i segnali esterni;
- condividerli con gli altri;
- capire ciò che altri fanno per adattare i segnali esterni all'attività e quindi migliorarla;

sono passi fondamentali per "correre" sulla strada che porterà l'azienda a raggiungere la vetta.


mercoledì 22 aprile 2015

Velocità Step 2/3

Nello step 1 ho evidenziato che cosa deve fare un'azienda per rimanere al passo coi tempi, ossia ascoltare il personale che, grazie alla sua posizione all'interno dell'azienda, può leggere rapidamente i segnali esterni.
Per far questo, oltre ad una buona dose di capacità intrinseca, le persone possono anche essere guidate ad operare in tal senso.
Un'azienda che vuole mettere in campo una velocità di cambiamento, deve anche snellire la propria burocrazia interna.
Gli ordini non devono più calare dall'alto, è necessario che il personale possa riunirsi in gruppo, creare team di lavoro, confrontarsi e soprattutto avere la libertà di prendere delle decisioni veloci.
Chi meglio del personale che segue direttamente e costantemente le attività può metter in campo le proprio conoscenze per risolvere eventuali problemi, o semplicemente, per migliorare le azioni stesse?


lunedì 20 aprile 2015

Velocità Step 1/3

L'azienda moderna deve essere veloce per rispondere ai cambiamenti in atto nell'ambiente al di fuori di essa.
Diventa così importante il ruolo attivo svolto dai dipendenti, soprattutto e proprio quelli che si trovano a stretto contatto con l'esterno: dalla loro capacità di leggere le realtà, le attività e le risposte degli altri; dipende la velocità con la quale un'azienda evolve.
Grazie alla raccolta informazioni che queste persone possono fare, è possibile mettere in atto strategie utili alla crescita aziendale.
Non tutte le persone però hanno questa capacità naturale di leggere in maniera veloce i segnali esterni; in questo caso è possibile insegnare loro a prestare attenzione non solo ai forti segnali che arrivano dal di fuori, ma soprattutto quei pochi segni, anche deboli, che qualunque persona fornisce durante le interazioni quotidiane.




venerdì 17 aprile 2015

Meglio di così ...

La pianta grassa che vedete in foto. .. ha subito numerosi spostamenti che non l'hanno aiutata a crescere.
Ma... Per ora resiste!

Ancora rose

Bellissime!

Rosa

Ma guardate che bella!

Feedback

Molti dirigenti fanno passare lungo tempo prima di fornire un feedback e, in questo lasso di tempo, il dipendente può maturare l'idea di non essere adeguato; questo sentimento mina le sue performance aziendali.
Conseguenze: la frustrazione che porta all'allontanamento.
Un dipendente lontano dall'azienda, non potrà più dare il proprio contributo per la sua crescita.

giovedì 16 aprile 2015

Critica distruttiva

Il modo peggiore per motivare qualcuno è fargli una critica distruttiva, buttata lì senza dare la possibilità di rispondere.
Questa critica, farà nascere un sentimento distruttivo o peggio, una voglia di allontanamento e distacco dall'azienda.
A quel punto ... avrete perso la collaborazione positiva della persona, anche se continuerà a rimanere nella vostra azienda.

martedì 14 aprile 2015

Reti sociali

In ambito lavorativo è importante riuscire a tessere un insieme di reti sociali.
Il lavoro di gruppo, grazie alle moderne tecnologie, è sempre più usato e dovrà essere sempre più sfruttato se si vuole eccellere.
Se pensate che gli unici scambi che i dipendenti possono avere nella giornata lavorativa, siano quelli che si creano durante le riunioni classiche intorno al tavolo; state sbagliando.
Così, la vostra azienda, perde terreno.
Le persone che riescono a tessere importanti reti di scambio, sono anche quelle che, in un momento di emergenza, possono richiamare a sé tutti "gli elementi sociali" con i quali ha avuto scambi fruttuosi e farsi aiutare per la risoluzione del problema che si è presentato.
Così, la vostra azienda, fa passi avanti.


giovedì 9 aprile 2015

Competenza

In ambito lavorativo è necessario metter in campo la propria competenza, che si traduce in un insieme di comportamenti e conoscenze che fanno sì che si metta in campo tutto di sé per eccellere nella mansione affidata.
La persona competente in un ruolo, è tale se è in grado di ripresentare la stessa performance con la stessa qualità più volte, nonostante vi siano variabili differenti.

Crescita aziendale

Per garantire lo sviluppo positivo di una azienda

- è importante che i diversi ruoli aziendali collaborino, comunichino fra loro e riconoscano le diverse esperienze e conoscenze che ognuno di loro ha;
- è importante che queste diversità non portino a collisioni, ma a ricche collaborazioni.

Non dobbiamo pensare di "essere tutti uguali", le nostre differenze fanno di noi quello che siamo e le nostre caratteristiche possono aiutare altri ad aumentare le loro conoscenze.

Alla fine, 
il confronto con gli altri,
ci può dare spunti 
per una crescita personale e aziendale.



giovedì 2 aprile 2015

Allontanare lo stress

Nella  vita quotidiana ci troviamo ad affrontare situazioni di stress.
Non parlo solo della vita lavorativa, ma del nostro essere completi nella vita di tutti i giorni.
Una cosa però dobbiamo sempre tenere presente: che il troppo stress può essere deleterio.
Siamo tutti a conoscenza del fatto che mente e corpo sono legati fra loro e che una situazione troppo stressante può causare danni ad entrambi.
Trovate un hobby, qualcosa di piacevole da fare, così da evitare la situazione che provoca malessere e riprendere la vostra  serenità.

mercoledì 1 aprile 2015

Dalla finestra entra nuova aria

Ma... qual è il senso del post precedente? Immagino che molti di voi se lo staranno chiedendo...
Ebbene, mi appresto a rispondervi.

Intanto, il riferimento è a situazioni della vita nella quale involontariamente possiamo venire a trovarci.
Qui la PORTA che si CHIUDE.

Analizzate attentamente la situazione nella quale vi trovavate prima che la porta si chiudesse, magari non era più del tutto positiva; qualcosa magari non vi dava più soddisfazione e non  vi piaceva.
E qui ... APRITE la FINESTRA.

Non sempre la nuova condizione può essere negativa.
Analizzate ora la nuova situazione e cercate di vedere il meglio che può darvi ...
ed ecco ENTRARE ARIA NUOVA!


Se si chiude la porta...

Aprite la finestra...

Potrebbe entrare aria nuova.



martedì 24 marzo 2015


Il sogno - il progetto

Ognuno di noi ha le capacità necessarie per riuscire a portare a termine un progetto.
Normalmente, la nostra vita fatta di impegni personali e lavorativi, non ci permette di dedicare il tempo necessario  per seguire ciò che amiamo di più.
Ognuno di noi ha un sogno nel cassetto; non importa il tipo di sogno, quanto sia grande o altro, l'importante è che prima o poi si riesca a dedicare del tempo per portarlo a termine.
Certo, ci vuole un po' di tempo libero e qualche "spinta" anche dall'esterno; ma ricordate che 
... DEDICARE UN  PO' DI TEMPO AL VOSTRO PROGETTO ...
VI RENDERA' VERAMENTE FELICI!

lunedì 2 marzo 2015

Tutta la vita è apprendimento

Per tutta la nostra vita siamo circondati da persone in grado di insegnarci qualcosa.
Tutte le persone con le quali intratteniamo rapporti, 
anche superficiali, 
arricchiscono le nostre conoscenze.
Ovviamente, 
a nostra volta, 
noi siamo fonte di apprendimento per gli altri.

domenica 15 febbraio 2015

Anche i responsabili sbagliano

Spesso le persone sono costrette a risolvere problemi improvvisi in tempi brevi.

La scelta immediata può non essere quella corretta; questo però non è possibile saperlo a priori, ma solo dopo vario tempo.
La maggior parte dei responsabili prende le decisioni soppesando i pro e i contro delle diverse situazioni.

Certo, è una buona norma valutare lati positivi e negativi; ma non sempre il nostro giudizio si comporta in maniera asettica. Spesso cediamo comunque ai nostri pregiudizi oppure alle nostre solite idee (solo perché più comode da applicare) e ai nostri pensieri.
Tutto questo può portare ad errori di valutazione più o meno gravi. L’importante però è di non rimanere fermi e  in attesa.

domenica 1 febbraio 2015

Io non sono il mio comportamento

Dovete tenere separato il vostro comportamento da voi stessi.
 
Sebbene tutti noi siamo responsabili del nostro comportamento, non dobbiamo identificarci con esso.
 
Non dobbiamo dire:
"io sono sbagliato"
ma
 "io ho sbagliato in questa particolare situazione".
 
 
Non dobbiamo dire:
"io sono perdente"
 ma
 "io ho perso oggi."
 
 
Se vi identificate con il vosto comportamento, finite per non riuscire a capire come cambiarlo.
 
 

Azienda sana

In un’azienda sana i dipendenti partecipano attivamente al conseguimento degli obiettivi.
Per far questo però devono essere informati, altrimenti non sentiranno di farne parte e non si impegneranno abbastanza.
È importante che i dipendenti sappiano e conoscano la missione aziendale per poter dare il loro contributo basato su conoscenze, studi ed esperienze.
È importante che capiscano il significato della collaborazione vera fra di essi.
Infine, devono esser in grado di resistere alle difficoltà, per non perdersi d’animo e abbandonare il progetto.

sabato 17 gennaio 2015

Nascondere

Quando si ha qualche cosa da nascondere è facile pensare che gli altri, ai quali in questi casi diamo una sorta di vista superiore, vedano più di quello che in realtà sia reale.

martedì 13 gennaio 2015

La scala dell'importanza

Nel cercare di tenere insieme la vita privata e quella lavorativa 
è importante avere sempre in mente le priorità.
Facciamoci la domanda. 
Quali sono le mie priorità?
In base alla risposta che daremo a questa semplice domanda,
dovremo cercare di seguirne la traccia.

Solo così avremo chiaro:
- priorità 
- obiettivi 
e ovviamente la strada da seguire.

giovedì 1 gennaio 2015

In prima persona

Sicuramente vi sarà capitato di dover esprimere irritazione per qualche cosa che non è andata per il verso giusto. Per essere certi che la vostra lamentela vada a buon fine e venga considerata come tale e magari in seguito vi sia anche da parte dell’altro un impegno a migliorare la situazione, dovete esprimere la vostra irritazione in modo diverso dall’affrontare brutalmente l’altro. L’altro non è la causa unica del fatto che vi sia stato un errore. Avete espresso chiaramente il vostro desiderio? L’altro l’ha compreso?

Fatevi sempre semplici domande e solo allora esprimete le vostre irritazioni. 
Ma come? Urlando? Insultando? 
Noooo, solo in maniera gentile e soprattutto dando molto peso, nelle vostre affermazioni, alle espressioni in prima persona.
Esprimete  chiaramente come vi sentite e che cosa vi ha irritato, ma senza usare un tono accusatorio nei confronti dell’altro, altrimenti non vi ascolterà nemmeno!

Siamo molto lontani dalla vera lettura del pensiero e quindi è fondamentale che esprimiate i vostri pensieri chiaramente. 

I ricordi selettivi

La nostra memoria non è infallibile e spesso ci gioca brutti scherzi.

Cosa accade durante la rivisitazione di eventi del passato? Accade che non tutte le fasi dell’esperienza passata ci vengono presentate dalla memoria, spesso i ricordi si mischiano fra loro oppure vengono rimossi.
La nostra mente è in grado di “eliminare” tutto ciò che non rientra nel quadro che ci siamo “raccontati”.

E' ARRIVATO IL 2015!!!

Buongiorno a tutti e ben ritrovati!
Passato bene l'ultimo dell'anno?
Noi sì, in un locale di Milano ed è stata una festa grandiosa!
 
Speriamo che il nuovo anno porti a tutti tanta felicità.
Buon anno!