Un paio di fenomeni sono in agguato nel gruppo, soprattutto se molto numeroso.
1. Rimanere ai margini
Alcuni membri, visto il gruppo e soprattutto se numeroso, possono sentirsi autorizzati a rimanere ai margini dell'attività contando sul fatto che le altre persone del gruppo possono non accorgersi della sua mancanza.
2. Minor impegno
Per evitare possibili errori e considerato il fatto che il numero consistente di persone può sopperire alle mancanze individuali, la persona si sente autorizzata a dare un impegno minore all'attività comune.
Inutile dire che entrambi gli atteggiamenti sono deleteri e, a lungo andare, possono creare problemi (anche insormontabili) nel gruppo.
Dovete cercare di individuare gli autori di questi due atteggiamenti e prendere provvedimenti affinché li abbandonino.
A volte ci troviamo in situazioni dove l'esperienza è fondamentale, potrebbe non essere la nostra, ma quella di altri, che con i loro pensieri possono aprirci un mondo di idee..che come petali si uniscono a formare un fiore..una piccola idea..una grande idea. Sarò al vostro servizio per darvi informazioni e consigli di psicologia.
domenica 31 gennaio 2016
giovedì 28 gennaio 2016
Azienda: Il gruppo - Parte 2
Il gruppo formale coeso è utile all'azienda, perché i membri interni, per proseguire lo scopo, ossia per portare avanti i compiti per i quali il gruppo è stato formato, possono mettere in campo strategie utili.
- Comunicazione interna.
- Aiuto per lo svolgimento del compito.
- Consigli per migliorare le prestazioni.
- Comunicazione interna.
- Aiuto per lo svolgimento del compito.
- Consigli per migliorare le prestazioni.
Tutto sommato,
se il gruppo procede in maniera positiva e proficua per l'azienda,
potrebbe esserci un tornaconto per tutti.
giovedì 21 gennaio 2016
Azienda: Il gruppo - Parte 1
Nelle aziende si formano due tipi di gruppi:
1. Gruppo formale.
Creato dall'organizzazione aziendale stessa e che prende il nome di reparto, ufficio, squadra, etc ...
Le persone all'interno di questo gruppo non si sono scelte fra di loro, ma sono state aggregate in base a criteri lavorativi.
Va da sé che il rischio che questo gruppo possa non funzionare perfettamente, nel senso che al suo interno le persone possono non andare d'accordo fra di loro, è lampante.
Questo non vuol dire che il gruppo non debba funzionare per l'azienda, perché la somiglianza dei compiti, lo scopo aziendale comune, il ruolo, la mansione ed altro, sono punti cardine per la riuscita dell'impegno richiesto dall'azienda.
2. Gruppo informale.
Creato dai membri stessi dell'organizzazione e può essere un sottogruppo del precedente o può non avere legami aziendali trasversali/orizzontali. Le persone sono unite da una serie di caratteristiche personali, di amicizia e affinità.
1. Gruppo formale.
Creato dall'organizzazione aziendale stessa e che prende il nome di reparto, ufficio, squadra, etc ...
Le persone all'interno di questo gruppo non si sono scelte fra di loro, ma sono state aggregate in base a criteri lavorativi.
Va da sé che il rischio che questo gruppo possa non funzionare perfettamente, nel senso che al suo interno le persone possono non andare d'accordo fra di loro, è lampante.
Questo non vuol dire che il gruppo non debba funzionare per l'azienda, perché la somiglianza dei compiti, lo scopo aziendale comune, il ruolo, la mansione ed altro, sono punti cardine per la riuscita dell'impegno richiesto dall'azienda.
2. Gruppo informale.
Creato dai membri stessi dell'organizzazione e può essere un sottogruppo del precedente o può non avere legami aziendali trasversali/orizzontali. Le persone sono unite da una serie di caratteristiche personali, di amicizia e affinità.
lunedì 18 gennaio 2016
Azienda - Il gruppo
In un gruppo più o meno numeroso, si viene a formare una sorta di interdipendenza fra i membri.
I membri del gruppo cooperano per il raggiungimento dello scopo comune.
Finché la coesione all'interno del gruppo è tale che tutti, in base al compito assegnato, facciano la loro parte verso l'obiettivo, si hanno risultati positivi.
Il gruppo però non è statico e al suo interno possono crearsi:
- maggiore coesione fra alcuni membri del gruppo;
- polarizzazione di opinioni;
- contrasti con il leader.
Se questi meccanismi vengono risolti da tutti i membri del gruppo nell'ambito della cooperazione, sincerità e coesione, il gruppo resiste; in caso contrario, assisteremo alla sua disgregazione.
I membri del gruppo cooperano per il raggiungimento dello scopo comune.
Finché la coesione all'interno del gruppo è tale che tutti, in base al compito assegnato, facciano la loro parte verso l'obiettivo, si hanno risultati positivi.
Il gruppo però non è statico e al suo interno possono crearsi:
- maggiore coesione fra alcuni membri del gruppo;
- polarizzazione di opinioni;
- contrasti con il leader.
Se questi meccanismi vengono risolti da tutti i membri del gruppo nell'ambito della cooperazione, sincerità e coesione, il gruppo resiste; in caso contrario, assisteremo alla sua disgregazione.
Le rose vanno protette
Oggi abbiamo visto un anticipo di primavera sul nostro balcone.
Ha fatto capolino un bocciolo di rosa rossa.
Come potete vedere, prima dell'inverno l'abbiamo protetta con altre piante e questo ha fatto sì che rimanesse viva e attiva per tutto il tempo.
Così oggi, ci ha regalato quello che vedete nelle foto.
Ha fatto capolino un bocciolo di rosa rossa.
Come potete vedere, prima dell'inverno l'abbiamo protetta con altre piante e questo ha fatto sì che rimanesse viva e attiva per tutto il tempo.
Così oggi, ci ha regalato quello che vedete nelle foto.


giovedì 14 gennaio 2016
Gruppo ostile
All'interno delle aziende e nei reparti produttivi, si formano dei gruppi non riconosciuti che sono in grado di influenzare l'andamento della produttività.
La maggior parte dei dipendenti si omologa agli altri e in contrapposizione con la direzione aziendale.
Questa deve essere in grado di riconoscere l'emergere del gruppo ostile e lavorare con esso per indirizzarlo verso l'obiettivo aziendale comune.
La maggior parte dei dipendenti si omologa agli altri e in contrapposizione con la direzione aziendale.
Questa deve essere in grado di riconoscere l'emergere del gruppo ostile e lavorare con esso per indirizzarlo verso l'obiettivo aziendale comune.
Guardare gli altri negli occhi
E' importante guardare gli altri negli occhi quando si interagisce con loro.
Lo sguardo deve essere limpido e interessato.
Attenzione però a non commettere l'errore di fissare troppo,
potremmo rischiare di far sentire l'altro minacciato.
mercoledì 6 gennaio 2016
Il fallimento non c'è
Ogni nostra esperienza contribuisce a farci crescere e a darci riferimenti per il futuro.
Il fallimento di un'impresa
è in realtà un'impresa che è finita in un modo diverso da come l'avevamo pensata
e possiamo sempre riprovarci.
Seminare decembrino vale meno d'un quattrino - I piccoli germogli
venerdì 1 gennaio 2016
Seminare decembrino vale meno d'un quattrino
La solitudine
Tutti noi abbiamo conosciuto in qualche momento della nostra vita quella che viene definita "solitudine"; essa fa parte del bagaglio di esperienze umane. Non deve spaventarci, basta che sia temporanea.
Dobbiamo essere in grado di riconoscere quando essa diventa persistente e soffocante; in questo caso dobbiamo cercare di liberarcene.
Come?
Usciamo, troviamo un hobby, frequentiamo un corso o facciamo semplicemente qualcosa in compagnia di amici; così, la solitudine non sana, se ne andrà.
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