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venerdì 5 agosto 2016

Parlare al posto dell'altro

Da piccoli è normale che i nostri genitori rispondessero per noi alle domande degli altri.
Finché non acquisiamo la capacità di parola, sono gli altri che pur rivolgendosi a noi, si aspettano una risposta dai genitori. Poi incominciamo a rispondere, ma guidati dagli altri.
Infine, man mano che cresciamo, impariamo a rispondere in maniera autonoma.
Siamo di fronte ad un percorso di comunicazione sano.

Non è sempre così.

Infatti anche da adulti, ci sono persone che rispondono per chi sta loro vicino, come se la persona alla quale è rivolta la domanda non potesse per qualche motivo parlare. In questo modo ne fermano la crescita comunicativa.
Siamo di fronte ad un intervento deviato, sbagliato.

Rendersi conto di avere la pessima abitudine di rispondere per gli altri è un primo passo per riconoscere l'errore.
Quello successivo, è di limitarne l'utilizzo fino a farlo scomparire, per consentire alla persone che abbiamo di fianco di rispondere in maniera autonoma.


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