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venerdì 29 aprile 2022

4. I NOSTRI DIFETTI. Essere pignoli.

L'essere super precisi può essere importante, in alcune attività, soprattutto lavorative; ma se diventa un'ossessione può diventare limitante nella vita di tutti i giorni. La fissazione dell'ordine, perché tutto debba essere organizzato nei minimi dettagli, può provocare un ansia maniacale. Bisogna imparare a valorizzare e ad apprezzare la pignoleria, quando è utile e ci crea vantaggio ma è altrettanto importante imparare a ridimensionarla un po', quando essa non è necessaria.

martedì 26 aprile 2022

3.I NOSTRI DIFETTI. Essere troppo sensibili.

Ci sono persone che si fanno coinvolgere dai problemi altrui, questa ipersensibilità può diventare pesante da gestire.
Invece di pensare che sia un enorme difetto, bisognerebbe provare a considerarla una caratteristica rara, un qualche cosa che rende speciale agli occhi degli altri chi ce l'ha. La sensibilità, porta ad avere una grande intuizione e, questa capacità, aiuta a riconoscere correttamente molte situazioni della vita sia a livello personale che a livello professionale.

venerdì 22 aprile 2022

2. I NOSTRI DIFETTI. Antipatia o simpatia a pelle

 A volte ci capita di riconoscere negli altri ciò che ci infastidisce di noi stessi. Questo concetto è alla base delle antipatie e delle simpatie a pelle che, a volte  vengono confermate dalla conoscenza successiva. Per superare questo scoglio è importante accettarsi per come si è.  L'accettazione è il primo passo per riuscire a trasformare i limiti in punti di forza. Dobbiamo essere consapevoli della nostra unicità e di quanto essa ci renda belli.  Il cambiamento è una trasformazione.

martedì 19 aprile 2022

1. I NOSTRI DIFETTI. Dalla debolezza al pregio

Abbiamo tutti dei difetti, in realtà è meglio chiamarli debolezze; ma non sempre sono negativi, perché basta saperli trasformare in pregi. Aggiungo che, normalmente, i punti deboli li chiamiamo caratteristiche, mentre i difetti sono particolari percezioni che noi abbiamo di noi stessi. La perfezione non esiste, anche se spesso gli altri ci possono sembrare meglio di noi o viceversa, noi possiamo sembrare meglio agli occhi di altri. In realtà, abbiamo tutti dei difetti. Il primo passo, è quello di riuscire ad accettarli, per poter cambiare atteggiamento. Il punto debole, deve essere  trasformato in pregio. 

venerdì 15 aprile 2022

6. SUICIDIO. Le persone intorno.

Le persone attorno a chi ha compiuto il gesto estremo spesso vivono un forte senso di colpa.
Pensano che avrebbero potuto fare molto di più per salvare il loro caro e quindi di non aver fatto abbastanza. Spesso queste persone si sentono come tradite da chi se n'è andato e rimangono delusi dal compimento del gesto. Esse sono  a loro volta, a rischio suicidario ed è importante che si rivolgano il prima possibile ad uno specialista: uno psicologo o un terapeuta in modo che possano essere aiutate a superare, nella maniera più corretta possibile, il lutto.

martedì 12 aprile 2022

5. SUICIDIO. I segnali.

Ci sono alcuni segnali attraverso i quali sia gli adolescenti che gli adulti possono comunicare il loro intento suicidario. Possono essere: bruschi cambiamenti d'umore, variazioni improvvise di abitudini alimentari, alterazioni del sonno veglia, cambiamenti nel modo di vestire, un certo decadimento dell'igiene personale, assenze ingiustificate da scuola o dal lavoro, tendenza all'isolamento sociale, una sorta di noia e difficoltà di concentrazione.  Quando vengono captati ed individuati questi segnali, è bene mettere sotto controllo la persona che li manifesta, così da intervenire tempestivamente.

venerdì 8 aprile 2022

4. SUICIDIO. La minaccia di suicidio.

La maggior parte delle persone che compiono il gesto suicidario in realtà lancia dei segnali prima dell'estremo gesto. La maggior parte di essi è latente, ma rende manifesta la propria intenzionalità. Questo, perché nel loro inconscio, sperano di essere salvati, perché si trovano di fronte a un processo ambivalente di esistenza. Qualsiasi minaccia o riferimento al volersi suicidare, deve essere preso in considerazione. La persona che vuole suicidarsi entra in un ipotetico tunnel dal quale non vede più un'uscita per cui i pensieri suicidari diventano sempre più intrusivi e diventa sempre più difficile gestirli.  Per tali motivi  vengono messi in atto comportamenti chiamati parasuicidari (binge drinking: bere alcolici in grandi quantità, pulcin: attraversare a piedi l'autostrada, balconing: saltare dal balcone nel vuoto, asphyssiophylia: gioco del soffocamento ecc...). Di fronte a questi atteggiamenti, meglio indagare e controllare la persona che li manifesta, così da cercare di evitare il gesto.p

martedì 5 aprile 2022

3. SUICIDIO. Intento suicida e metodo scelto.

Esiste una serie di variabili che entrano in gioco nel momento in cui una persona mette in atto un intento suicidario. Innanzitutto, è importante l'accessibilità e la facilità d'uso del metodo scelto. Poi, sono importanti la conoscenza e la familiarità con gli strumenti dà usare. Infine,  il simbolismo, il significato e la valenza culturale che una persona conferisce all'atto.

Un pensiero a parte merita il tentativo di suicidio che, nella mente della persona, rimarrà un gesto incompiuto. In tal caso, rimarrà un fatto incompiuto e, per tale motivo, creerà una coazione a ripetere fino a conclusione; fino alla riuscita del gesto. 

venerdì 1 aprile 2022

2. SUICIDIO. Fenomeno complesso è multifattoriale.

Quando una persona tenta suicidio, si va ad analizzare l'ultimo fatto che può averlo scatenato. In realtà, il tentativo di suicidio o la riuscita del gesto, non è mai dovuto ad un unico episodio o ad un unico fattore; ma è un insieme di componenti psicologiche, biologiche, culturali e sociali che rendono quel gesto come l'unica via d'uscita da una situazione divenuta critica, complessa e ingestibile da parte della persona che l'ha messo in atto. Non è mai un unico fattore.