La sindrome dell’abbandono è l’espressione visibile di un vuoto esistenziale in cui predomina la paura, quasi la certezza, di non poter esistere e sussistere senza l’altro o senza il suo amore, in un loop difficile da spezzare.
Il timore di essere lasciati o di rimanere soli è comune a tutti, ma alcune persone non riescono a gestire quest’ansia, diventando vittime di un sentimento di angoscia perenne che rende difficili i rapporti di coppia, può provocare attacchi di panico o addirittura sfociare nella depressione.
Le cause della sindrome dell’abbandono sono spesso da ricercarsi nell’infanzia. Chi ne soffre, probabilmente, non si è sentito sufficientemente protetto, amato o voluto da bambino e quindi non ha sviluppato quella che viene definita una “base sicura” (Bowlby), ovvero, un buon attaccamento alle figure di riferimento.
Al contrario, chi sviluppa questo attaccamento, sarà in grado di affrontare i distacchi (perdite o lutti) con una certa sicurezza interiore, facendo ricorso alle proprie risorse personali.
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