Il disagio causato dalla ruminazione mentale è intenso e se non curato può portare a problematiche annesse. Essa può peggiorare la nostra vita espandersi in molti ambiti diversi della nostra esistenza causando danni che possono anche essere amplificati tipo effetto "domino" che può diventare veramente poco piacevole. Alcuni consigli. Non tentate di evitare o fuggire ciò che vi spaventa. Cercate aiuto e non chiudetevi in voi stessi. Non tentate di tenere sotto controllo le vostre reazioni psicofisiologiche. Cercate invece alcune tecniche efficaci di respirazione, di consapevolezza e rilassamento, distraete la vostra mente da quel pensiero ossessivo, cercando di pensare ad altro. Piuttosto che immaginare la situazione che vi fa paura in maniera negativa, in modo da creare una reazione di fuga, immaginatela in versione positiva con il suo superamento e la vostra vittoria.
A volte ci troviamo in situazioni dove l'esperienza è fondamentale, potrebbe non essere la nostra, ma quella di altri, che con i loro pensieri possono aprirci un mondo di idee..che come petali si uniscono a formare un fiore..una piccola idea..una grande idea. Sarò al vostro servizio per darvi informazioni e consigli di psicologia.
venerdì 31 marzo 2023
martedì 28 marzo 2023
3. Ma perché si rimugina
Alcuni studi indicano che il rimuginio rafforza la stessa tendenza della persona a continuare a pensare e ad avere in mente gli stessi pensieri. In tal modo la alimenta, dando però ad essa anche delle funzioni positive, cioè rafforzando la propria capacità di vedere le situazioni in modo tale da riuscire a superarle. Altri studi invece indicano che rimuginare significa focalizzarsi eccessivamente su alcuni dettagli e su certi pensieri; quindi è una sorta di percorso che porta al perfezionismo.
In realtà, continuare a pensare sempre alle stesse cose, senza trovare una soluzione ai problemi che assillano la mente, difficilmente si riuscirà a liberarsene. La strategia corretta è quella di cambiare le modalità di pensiero per evitare di andare in overthinking.
venerdì 24 marzo 2023
2. Reazioni fisiologiche: emozioni e pensieri sono collegati.
Le reazioni fisiologiche, le emozioni ed i pensieri sono collegati in maniera circolare. Questo vuol dire che se vogliamo star bene dobbiamo occuparci di tutte e tre contemporaneamente. Quindi dobbiamo occuparci delle nostre emozioni ma anche dei nostri pensieri e del nostro corpo. Il rimuginio è una concatenazione di pensieri a valenza soprattutto negativa che possono diventare anche incontrollabili. La maggior parte delle volte sono di tipo verbale o astratto ma non hanno quasi mai i dettagli. Danno un vissuto pericoloso. Spesso la persona diventa schiava della propria preoccupazione e dei pensieri. Necessario distrarsi per interrompere il circolo.
martedì 21 marzo 2023
1. Perché pensare troppo è sbagliato
Lo stato di tensione creato dalla paura e dall'ansia crea un certo tipo di pensieri che spesso diventano fissi e rigidi. La persona inizia a pensare sempre alle stesse cose: a quanto possa essere inadeguata, a ciò che possono pensare gli altri, sul fatto che non riesce a finire i propri impegni... Quando durante l'intera giornata, e soprattutto la notte, i pensieri diventano ossessivi, c'è qualcosa di errato. C'è qualcosa che deve essere modificato. Quindi il pensiero fisso in realtà deve diventare: "da oggi posso cambiare, io decido di farlo e mi impegnerò affinché ciò avvenga".
venerdì 17 marzo 2023
6. Paura e come affrontarla
Fra le varie strategie utili per affrontare le paure due risultano particolarmente efficaci. La prima consiste in una esposizione graduale e guidata a quel qualcosa che provoca stress e che si cerca continuamente di evitare. La seconda strategia coinvolge l'immaginazione. Attraverso questa modalità è possibile ricreare nella propria mente una situazione simile a quella che provoca paura e quindi studiare e cercare nella mente le strategie per combatterla.
martedì 14 marzo 2023
5. Paura che diviene panico
Una certa quota di paura è praticamente ineliminabile, anzi può essere ritenuta necessaria soprattutto per la maturazione di ognuno di noi e per aiutarci ad evitare, come già detto, eventi pericolosi. Allora è importante affrontare le proprie paure attraverso rischi graduali che piano piano rassicurino dell'assenza di un pericolo grave o comunque di un qualcosa che può essere sostenuto.
venerdì 10 marzo 2023
4. Paure e strategie di evitamento
Le strategie di evitamento non sono di per sé disfunzionali, ma lo diventano i loro effetti. Infatti, pur di non affrontare l'evento stressante, la persona mette in atto tutta una serie di comportamenti che hanno come obiettivo evitarne il contatto o l'affrontarle. Se l'effetto iniziale può essere di apparente benessere, a lungo andare quelle azioni ripetute divengono talmente preponderanti nella vita della persona da non permetterle più una vita normale.
martedì 7 marzo 2023
3. Paure come un circolo vizioso
L'unica strategia che conosce la persona in preda alle paure o al panico, è quella di non affrontare la situazione. In questo modo si protegge, ma nello stesso tempo, il fatto di evitare la circostanza, conferma la pericolosità di quello da cui sta scappando finendo così per renderlo ancora più pauroso e terrificante. Entra così in un circolo vizioso dal quale diviene sempre più difficile uscirne, infatti accade che: più si allontana e più si amplifica il terrore.
venerdì 3 marzo 2023
2. Paure sane e patogiche
La paura è sana perché occorre avere rispetto del pericolo; esporci ad esso, è pura incoscienza. Grazie all'insicurezza che ci crea la paura, possiamo evitare di metterci in situazioni pericolose. L'angoscia però può diventare bloccante ed impedire alla persona di trovarsi di fronte a ciò che le incute terrore, obbligandola di fatto a fuggire e ad evitare la situazione. Ecco, è proprio questa la differenza fra paura sana e paura patologica. Quest'ultima si innesca nel momento in cui la persona si ritrae in se stessa e non affronta mai la situazione, l'oggetto, l'animale o qualsiasi cosa le faccia paura; ed è a questo punto che potrebbe sfociare in fobia.