Una variante della terapia cognitiva è la Act che tenta di insegnare alle persone ad accettare le proprie emozioni e quindi a prendere decisioni nel contesto in cui esse si presentano invece di lasciar controllare i comportamenti e i sentimenti negativi. Ultimamente vi è un interesse crescente per i metodi basati sul rilassamento, esercizi di respirazione, meditazione e altre tecniche di concentrazione per ridurre la tensione e le preoccupazioni. Sta tornando di moda l'ipnosi. E un approccio chiamato emdr che usa gli stimoli visivi per indurre movimenti oculari guidati stanno prendendo piede.
Se soffrite di ansia cercate uno specialista per farvi aiutare.
A volte ci troviamo in situazioni dove l'esperienza è fondamentale, potrebbe non essere la nostra, ma quella di altri, che con i loro pensieri possono aprirci un mondo di idee..che come petali si uniscono a formare un fiore..una piccola idea..una grande idea. Sarò al vostro servizio per darvi informazioni e consigli di psicologia.
venerdì 29 settembre 2023
8. Guarire. Approcci innovativi
martedì 26 settembre 2023
7. Guarire. Approcci classici
Le terapie psicodinamiche classiche sono basate eul metodo psicoanalitico freudiano e usano quindi la libera associazione verbale e l’introspezione per cercare le cause principali dei comportamenti d'ansia. La terapia comportamentale presuppone che i problemi siano dovuti all'apprendimento e quindi usa i principi del condizionamento pavloviano per cambiare i comportamenti disadattivi. Considera l'"esposizione" che si ispira al principio dell'estinzione del comportamento, il metodo migliore per uscire dall'ansia. La terapia cognitiva si basa sul presupposto che alla base degli stati emotivi e comportamentali patologici vi siano delle cognizioni disfunzionali e quindi modifica queste credenze al fine di guarire. La terapia cognitivo comportamentale coniuga invece interventi cognitivi con i metodi che cercano di ridurre la paura e l'ansia attraverso l'esposizione al pericolo.
venerdì 22 settembre 2023
6. Condivisione dell'ansia con il regno animale.
martedì 19 settembre 2023
5. Dall'ansia al Disturbo d'ansia
Quando le preoccupazioni diventano costanti e la maggior parte delle volte risultano prive di fondamento, ma causano un grande disagio e interferiscono con la vita quotidiana, si parla di disturbo d'ansia. La reazione primaria è quella dell'evitamento delle situazioni sociali che possono mettere in imbarazzo. A volte sono accompagnate da improvvisi attacchi di panico. Nella maggior parte dei casi, la paura è irrazionale, anche se porta all'eviitamento della situazione che crea il disagio.
venerdì 15 settembre 2023
4. Paura e ansia
La paura si focalizza su una specifica minaccia esterna, è un evento che è imminente e potrebbe essere presente. Nell'ansia la minaccia è meno identificabile ed è più difficile da predire. È più un qualcosa che riguarda l'interno, una specie di aspettativa mentale di un fatto di pura immaginazione che ha scarse probabilità di verificarsi. Per avere paura, devi essere in una situazione di pericolo; per sperimentare l'ansia, ti devi preoccupare di minacce future che potrebbero nuocerti.
martedì 12 settembre 2023
3. Differenze personali
Il livello di ansia di ognuno di noi e la capacità di gestirla e superarla o comunque rispondere ai suoi stimoli, è diversa. Le differenze si riscontrano grazie ad una combinazione unica di geni e dalle esperienze che facciamo nel corso della nostra vita. Natura e cultura plasmano chi siamo. Freud ci lascia in eredità il concetto di angoscia come qualcosa, una sensazione spiacevole che ognuno di noi sente. L'angoscia vista come uno stato di attesa o una preparazione al pericolo. Egli distingueva anche fra angoscia primaria che ha come oggetto una situazione immediata e angoscia segnale che coinvolge un sentimento più diffuso e incerto, una sensazione interiore di un futuro in qualche modo dannoso. In questo caso, ci troviamo di fronte all'ansia.
venerdì 8 settembre 2023
2. Nascita del sentimento di paura
Il sentimento di paura sorge quando si acquisisce coscienza del fatto che il nostro cervello ha rilevato un pericolo. Il tutto inizia attraverso uno stimolo esterno che viene elaborato dai sistemi sensoriali del cervello e viene classificato come una minaccia. I circuiti di rilevamento delle minacce, innescano così un aumento generale dell'eccitamento del cervello e prosegue con risposte comportamentali e cambiamenti fisiologici del corpo. Questi cambiamenti vengono inviati al cervello dove diventano parte della risposta. A questo punto, l'attività cerebrale è monopolizzata dalla minaccia. Questa situazione aumenta la vigilanza.
martedì 5 settembre 2023
1. Ad ognuno la propria ansia
L'ansia fa parte della vita. In ogni momento c'è qualcosa di cui preoccuparsi, di cui avere timore. È normale. In realtà però non siamo tutti ansiosi nello stesso modo. Alcune persone sono molto sensibili e si preoccupano tanto, altre invece sembra che prendano tutto con un grande distacco. Il livello generale dell'ansia è un tratto della personalità. Ed ognuno risponde in modo diverso alle sensazioni di ansia, ad ognuno un proprio livello.